Situato nel chiostro dell’Ospedale Vecchio, la Collezione Anatomica Gorini custodisce alcuni preparati anatomici predisposti dall’illustre ricercatore.
Paolo Gorini (Pavia 1813, Lodi 1881) svolse generosa attività di ricerca e divulgazione in campo matematico, geologico e anatomico. In particolare lo scienziato mostrò vivo interesse per la conservazione e il dissolvimento della materia organica in un periodo storico decisivo per le sorti dell’Italia e caratterizzato da un intenso fervore nei confronti dei misteri della vita.
Il Museo ospita oggi quello che resta dell’estesissima collezione anatomica che Gorini seppe approntare nell’arco della sua vita. L’esposizione trova oggi teatro nell’elegante cornice di un piccolo chiostro quattrocentesco ancora oggi considerato uno dei beni artistici nazionali e del Lodigiano. Il porticato terreno è formato oggi da sedici archi ai quali fanno da contrappunto i quaranta archi minori del superiore loggiato. Tale particolarità della loggia che raddoppia o semplicemente accresce tali archi è di matrice squisitamente lombarda. Lo splendido soffitto affrescato a grottesche del museo venne eseguito da Giulio Cesare Ferrari nel 1593.
Giorni e orari di apertura: mercoledì 10:00 – 12:00; sabato 9.30 – 12.30; domenica 14.30 – 16.30
Situato nel chiostro dell’Ospedale Vecchio, la Collezione Anatomica Gorini custodisce alcuni preparati anatomici predisposti dall’illustre ricercatore.
Paolo Gorini (Pavia 1813, Lodi 1881) svolse generosa attività di ricerca e divulgazione in campo matematico, geologico e anatomico. In particolare lo scienziato mostrò vivo interesse per la conservazione e il dissolvimento della materia organica in un periodo storico decisivo per le sorti dell’Italia e caratterizzato da un intenso fervore nei confronti dei misteri della vita.
Il Museo ospita oggi quello che resta dell’estesissima collezione anatomica che Gorini seppe approntare nell’arco della sua vita. L’esposizione trova oggi teatro nell’elegante cornice di un piccolo chiostro quattrocentesco ancora oggi considerato uno dei beni artistici nazionali e del Lodigiano. Il porticato terreno è formato oggi da sedici archi ai quali fanno da contrappunto i quaranta archi minori del superiore loggiato. Tale particolarità della loggia che raddoppia o semplicemente accresce tali archi è di matrice squisitamente lombarda. Lo splendido soffitto affrescato a grottesche del museo venne eseguito da Giulio Cesare Ferrari nel 1593.
Giorni e orari di apertura: mercoledì 10:00 – 12:00; sabato 9.30 – 12.30; domenica 14.30 – 16.30