La località è situata lungo la direttrice della Via Francigena, che l’arcivescovo di Canterbury Sigerico percorse nel 990. La corte venne annotata nei diari dell’arcivescovo come XXXIX Mansio (tappa) con il nome di Sce Andrea. In questa località vi era il Transitum Padi utilizzato dai pellegrini per attraversare il Po ed entrare nel territorio piacentino.
Il caratteristico complesso rurale, situato a ridosso del fiume, è protetto da un alto argine. Le fonti storiche attestano che verso la fine del X secolo la corte era possedimento del Monastero di Santa Cristina, ricevuta in dono da Carlo Magno.
La località è situata lungo la direttrice della Via Francigena, che l’arcivescovo di Canterbury Sigerico percorse nel 990. La corte venne annotata nei diari dell’arcivescovo come XXXIX Mansio (tappa) con il nome di Sce Andrea. In questa località vi era il Transitum Padi utilizzato dai pellegrini per attraversare il Po ed entrare nel territorio piacentino.
Il caratteristico complesso rurale, situato a ridosso del fiume, è protetto da un alto argine. Le fonti storiche attestano che verso la fine del X secolo la corte era possedimento del Monastero di Santa Cristina, ricevuta in dono da Carlo Magno.