La cascina Santa Maria fu edificata per opera del cardinale Catalano Trivulzio intorno al 1500 e fu abitata sin dal 1835 e per parecchi anni da diversi nuclei familiari.
L’edificio è situato nel centro del paese, a soli 200 metri dalla piazza principale.
L’edificio presenta uno sviluppo planimetrico longitudinale a forma rettangolare e si articola in un unico corpo che si eleva su due piani fuori terra. Si propone con un porticato sul fronte ed uno sul retro: il primo costituito in pianta da sei campate scandite da sette pilastri portanti in mattoni pieni sostenenti la copertura in coppi di laterizio e struttura lignea con orditura tradizionale, il secondo sviluppato in otto campate con identica chiusura orizzontale superiore retta da nove pilastri di uguale materiale e misura.
La struttura principale dell’edificio è composta da dieci pilastri che costituiscono il ritmo delle nove campate, chiuse ai lati da due pareti in muratura piena e altezza all’incirca pari alla metà del pilastro, ognuna aventi tre nicchie cieche visibili solo internamente.
La copertura del corpo centrale ha un’orditura principale costituita da capriate lignee e un’orditura secondaria in travi e travetti di legno, presenta manto in coppi di laterizio.
Le partizioni orizzontali (solai) sono in legno al piano superiore e in battuto di cemento al piano terra.
I prospetti presentano aperture cieche; murate da laterizi; di forma rettangolare, con base minore dell’altezza, alcune delle quali sono superiormente chiuse da archi ribassati con mattoni disposti a coltello. In alcune zone è ancora visibile l’intonaco a rustico in pasta di calce.
L’intervento di recupero ha voluto il recupero e il restauro dell’edificio al fine di renderlo fruibile come centro polivalente ai fini culturali e turistici.
La cascina Santa Maria fu edificata per opera del cardinale Catalano Trivulzio intorno al 1500 e fu abitata sin dal 1835 e per parecchi anni da diversi nuclei familiari.
L’edificio è situato nel centro del paese, a soli 200 metri dalla piazza principale.
L’edificio presenta uno sviluppo planimetrico longitudinale a forma rettangolare e si articola in un unico corpo che si eleva su due piani fuori terra. Si propone con un porticato sul fronte ed uno sul retro: il primo costituito in pianta da sei campate scandite da sette pilastri portanti in mattoni pieni sostenenti la copertura in coppi di laterizio e struttura lignea con orditura tradizionale, il secondo sviluppato in otto campate con identica chiusura orizzontale superiore retta da nove pilastri di uguale materiale e misura.
La struttura principale dell’edificio è composta da dieci pilastri che costituiscono il ritmo delle nove campate, chiuse ai lati da due pareti in muratura piena e altezza all’incirca pari alla metà del pilastro, ognuna aventi tre nicchie cieche visibili solo internamente.
La copertura del corpo centrale ha un’orditura principale costituita da capriate lignee e un’orditura secondaria in travi e travetti di legno, presenta manto in coppi di laterizio.
Le partizioni orizzontali (solai) sono in legno al piano superiore e in battuto di cemento al piano terra.
I prospetti presentano aperture cieche; murate da laterizi; di forma rettangolare, con base minore dell’altezza, alcune delle quali sono superiormente chiuse da archi ribassati con mattoni disposti a coltello. In alcune zone è ancora visibile l’intonaco a rustico in pasta di calce.
L’intervento di recupero ha voluto il recupero e il restauro dell’edificio al fine di renderlo fruibile come centro polivalente ai fini culturali e turistici.